TORNERANNO I PRATI / GREENERY WILL BLOOM AGAIN
Ermanno Olmi / 80’ / Italia Italy / 2014
Prima Guerra Mondiale, fronte italiano, avamposto di
alta quota a pochi metri dalla trincea nemica, «così vicina che pare di udire il loro respiro». Intorno ci sono soltanto neve e silenzio, dentro nella trincea italiana
il freddo, la paura, la stanchezza, la rassegnazione e
gli ordini insensati che arrivano telefonicamente da qualche scrivania lontana per mandare i soldati verso un inutile suicidio. Liberamente ispirato al racconto La paura di Federico De Roberto, l’ultimo film di Ermanno Olmi è una ballata malinconica girata interamente sull’Altopiano di Asiago in occasione del centenario dalla Grande Guerra. «Credo che la celebrazione del centenario non abbia alcun senso se non chiediamo scusa per il tradimento di cui siamo stati colpevoli
nei confronti dei giovani e dei milioni di morti in quel conflitto», così Ermanno Olmi nel suo video-messaggio per l’anteprima del suo film. La trincea è come una tomba di morti, ma lassù, dove sono sparsi migliaia
di cadaveri, «torneranno a pascolare le mucche, torneranno i prati, e tutto sarà dimenticato».
World War I, on the Italian front: an outpost high in the mountains, just a few metres from the enemy trenches, “so close we could almost hear them breathing”. All around, there is nothing but snow and silence, and
in the Italian trenches there is cold, fear, fatigue, resignation and the absurd orders that arrive by telephone from some far-away desk, sending soldiers toward a pointless suicide. Loosely based on Federico De Roberto’s La paura, Ermanno Olmi’s last film is a melancholy ballad filmed entirely on the Asiago high plains, on the occasion of the hundredth anniversary of the Great War. “I believe that celebrating the centenary makes no sense if we don’t apologize for the betrayal of which we are guilty towards the young people and the millions who died in that conflict”, declared Ermanno Olmi in his video-message for the film’s premiere. The trench is like a tomb of the dead, but up there, where thousands of corpses are scattered, “the cows will return to graze, the meadows will grow back, and all will be forgotten”.
Ermanno Olmi / 80’ / Italia Italy / 2014
Prima Guerra Mondiale, fronte italiano, avamposto di
alta quota a pochi metri dalla trincea nemica, «così vicina che pare di udire il loro respiro». Intorno ci sono soltanto neve e silenzio, dentro nella trincea italiana
il freddo, la paura, la stanchezza, la rassegnazione e
gli ordini insensati che arrivano telefonicamente da qualche scrivania lontana per mandare i soldati verso un inutile suicidio. Liberamente ispirato al racconto La paura di Federico De Roberto, l’ultimo film di Ermanno Olmi è una ballata malinconica girata interamente sull’Altopiano di Asiago in occasione del centenario dalla Grande Guerra. «Credo che la celebrazione del centenario non abbia alcun senso se non chiediamo scusa per il tradimento di cui siamo stati colpevoli
nei confronti dei giovani e dei milioni di morti in quel conflitto», così Ermanno Olmi nel suo video-messaggio per l’anteprima del suo film. La trincea è come una tomba di morti, ma lassù, dove sono sparsi migliaia
di cadaveri, «torneranno a pascolare le mucche, torneranno i prati, e tutto sarà dimenticato».
World War I, on the Italian front: an outpost high in the mountains, just a few metres from the enemy trenches, “so close we could almost hear them breathing”. All around, there is nothing but snow and silence, and
in the Italian trenches there is cold, fear, fatigue, resignation and the absurd orders that arrive by telephone from some far-away desk, sending soldiers toward a pointless suicide. Loosely based on Federico De Roberto’s La paura, Ermanno Olmi’s last film is a melancholy ballad filmed entirely on the Asiago high plains, on the occasion of the hundredth anniversary of the Great War. “I believe that celebrating the centenary makes no sense if we don’t apologize for the betrayal of which we are guilty towards the young people and the millions who died in that conflict”, declared Ermanno Olmi in his video-message for the film’s premiere. The trench is like a tomb of the dead, but up there, where thousands of corpses are scattered, “the cows will return to graze, the meadows will grow back, and all will be forgotten”.
TORNERANNO I PRATI - 21. Film Festival della Lessinia | |
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Film & Animation | Upload TimePublished on 16 Aug 2015 |
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